Ormai la maggior parte dei principali Operatori Telefonici ha scelto di modificare la propria periodicità di fatturazione dei servizi a canone, passando da quella mensile (o bimestrale) alla nuova ogni 4 (o 8) settimane.
TIM stessa si è recentemente adeguata a questa novità: link al comunicato
“2017/02/22 – Modifica delle condizioni di Contratto
Tim Impresa Semplice informa che, a fronte di mutate condizioni di mercato e per esigenze di adeguamento delle proprie offerte, a partire dal 1° maggio 2017, il corrispettivo dei servizi attivi sulla linea business sarà fatturato ogni 8 settimane anziché su base bimestrale e sarà calcolato su 28 giorni e non più su base mensile. […]”.
Ma cosa significa per il Cliente passare da una fatturazione mensile (o bimestrale) ad una ogni 4 (o 8) settimane? Semplicemente … un incremento dei costi di più dell’8%!
Prendiamo infatti ad esempio un servizio con un canone di € 100:
- Se il periodo di fatturazione scelto dall’Operatore è mensile (o bimestrale), il Cliente spenderà in un anno € 1.200 (= € 100 x 12).
- Se il periodo di fatturazione scelto dall’Operatore è ogni 4 (o 8) settimane, il Cliente spenderà in un anno € 1.300 (= € 100 x 52 / 4), ovvero circa l’8,4% in più.
E’ quindi probabile che la fatturazione basata su 4 (o 8 settimane) porti all’Operatore un incremento della marginalità. Infatti, se da una parte ottiene un ricavo maggiore (+8,4%), dall’altra, i costi per erogare il servizio non sono aumentati.
Timenet ha invece scelto di mantenere inalterata la modalità di emissione delle proprie fatture, confermando la periodicità bimestrale.