I tuoi Dipendenti potrebbero metterti in difficoltà sui social se non stai attento, scopriamo come e perché!
Una presenza attiva sui Social Media è ormai considerata parte importante ed integrante delle strategie di Marketing e Comunicazione delle Aziende.
Quando si prende la decisione di aprire (o lo si è già fatto) un profilo social aziendale, si è subito proiettati verso il mondo esterno (Clienti, prospect, vari stakeholder, etc.) ed è per questo importante come prima azione comprendere il proprio target.
La comunicazione in ambito social coinvolge più interlocutori e si basa sulla costruzione di relazioni tra Persone,oltre che su una comunicazione mono-direzionale del brand verso il pubblico.
Gli stakeholder di ogni Azienda si dividono in interni ed esterni:per questa ragione è opportuno che si basi su principi chiari e regole che in gergo specifico si traduce in Social Media Policy e si riuniscono in un documento apposito.
Spesso viene dato per scontato (o addirittura dimenticato) che oltre al mondo esterno, infatti, esiste un altro importante interlocutore, che si perde spesso di vista: il personale interno all’Azienda.
Questa rilevanza è dimostrata dal dato di fatto che da sempre i brand hanno puntato sulla reputazione e sulla visibilità dei propri Dipendenti per potersi promuovere e non ci dimentichiamo che già nel 2015 più dell’ 80% dei dirigenti su scala globale considerava il personal branding del CEO come un elemento imprescindibile per la determinazione della visibilità dell’azienda. Di questo argomento ne aveva parlato Forbes nel 2017 e nel 2018.
Ma non solo il leader di una realtà incide sull’opinione esterna di questa!
Se i Dipendenti di un’Azienda diffondono contenuti positivi legati al brand per il quale lavorano si verifica di rimbalzo un effetto di rafforzamento della percezione del marchio agli occhi delle Persone. In questo modo l’impresa può raggiungere più interesse e profili: il messaggio arriva non solo a coloro che seguono direttamente la pagina ma anche a coloro che seguono le pagine dei Dipendenti.
Chi meglio delle Persone che vivono l’Azienda quotidianamente può conoscerne la realtà e difenderne i Valori?
E allo stesso tempo chi meglio di loro è in grado di danneggiarla con contenuti non autorizzati o, peggio ancora, inappropriati o pericolosi a livello reputazionale?
Immaginate un dipendente che posta sul suo profilo personale immagini di incitamento all’odio razziale o di violenza sugli animali.
Regolare anche questo flusso di informazioni non è solo importante: è fondamentale per avere sempre il polso di ciò che si dice sul Web, sfruttandone a pieno le potenzialità ed evitando incidenti sgradevoli. Per farlo è indispensabile dotarsi di una social media policy interna.
Che cosa è in specifico questo documento?
E’ un regolamento aziendale che indica il comportamento da tenere sui Social Network Sites (Facebook, Linkedin, Twitter, Instagram, ecc.) in relazione alla corporate vision e ai valori interni.
Per essere efficace deve essere strutturata in modo differente a seconda del target ed in particolare si individuano due tipologie di policy:
- Policy interna
- Policy esterna
E’ fondamentale stilare regolamenti dedicati per ogni soggetto coinvolto direttamente o indirettamente con l’azienda.
Il coinvolgimento ben fatto della community interna può rappresentare un asset fondamentale per umanizzare il brand e rafforzare la reputazione ma allo stesso tempo può creare danni…
Quindi pensiamoci bene prima di premere il tasto PUBBLICA POST…😄