Ogni azione, oggi, sul lavoro ma anche nel tempo libero, la svolgiamo in condivisione con Internet.
Ma quando è nato precisamente Internet?
Siamo negli USA degli anni ’60, precisamente nel 1969. Ci troviamo in piena Guerra Fredda, un momento in cui Unione Sovietica e Stati Uniti lottavano per la supremazia mondiale.
In quel momento esce una necessità particolare: il Dipartimento della difesa degli Stati Uniti decise di creare un sistema di comunicazione che fosse in grado di scambiare informazioni tra computer sparsi in tutti gli Stati Uniti e che potesse resistere anche ad un eventuale Guerra Mondiale.
L’idea era di strutturare una rete che non facesse capo ad un solo terminale, ma potesse continuare a funzionare anche se uno dei supporti fisici venisse distrutto.
Fu creata cosi Arpanet: “Advanced Research Projects Agency Network”, in grado di garantire una condivisione sicura di dati e informazioni.
Il nostro conosciuto Internet nasce, quindi, inizialmente con scopi militari.
Era iniziata una nuova era, ma ancora nessuno aveva la consapevolezza di quello che sarebbe diventato.
Anche varie università vennero collegate tra loro in questo modo.
Dopo la Guerra Fredda la Difesa americana perse interesse per Arpanet che continuò, però, ad essere utilizzato. Arriviamo così agli anni ’90, anno in cui nasce il concetto di World Wide Web così come lo intendiamo oggi, preponderante nella vita di tutti i giorni.
Il vero inventore della nuova architettura fu un ricercatore, Tim Berners-Lee, definito il “papà della rete”, precisamente nel 1989.
Nel 1991 presso il CERN di Ginevra il ricercatore definì il protocollo HTTP. Inoltre, il 6 agosto dello stesso anno, pubblicò il primo sito web della storia.
Ed in Italia? L’Italia sì è collegata per la prima volta ad Internet il 30 aprile 1986.
Il successo di questo primo collegamento fu effettuato dalla squadra di tecnici pisani del Centro nazionale di calcolo elettronico, il CNUCE, che utilizzarono il TCP/IP per spedire i dati digitali impacchettandoli come fossero dentro una busta da lettera, col mittente e destinatario scritti sulla busta dentro la quale si trovava il messaggio.
A dirigere queste operazioni due tecnici, l’ingegnere Luciano Lenzini e l’allora direttore del Cnuce Stefano Trumpy.
La burocrazia italica tentò di fermarli ma senza riuscirci!
Il 30 aprile del 1986 un tecnico del Cnuce, Antonio Blasco Bonito, fu incaricato di collegare i computer e premere il bottone che da allora avrebbe cambiato la nostra vita e connesso l’Italia alla rete.
💪 Bene.. possiamo essere orgogliosi della nostra Nazione: l’Italia può essere così definita un Paese pioniere nello sviluppo di Internet e delle reti!