Il termine Business Continuity, tradotto in italiano, significa “continuità operativa”.
Qual’è la sua definizione?
Processo atto a individuare le potenziali minacce alle quali è esposta una data organizzazione e a definire i processi necessari per assicurare la resilienza della struttura a seguito del verificarsi delle condizioni avverse, per porre al sicuro l’operatività, la capacità produttiva, gli interessi e l’immagine dell’azienda.
In sintesi, il suo scopo è fare in modo che, in caso di problematiche l’Azienda possa continuare a erogare i propri servizi e a svolgere le proprie attività in maniera normale o, quanto meno, con una riduzione minima di efficacia.
Purtroppo, gli eventi accidentali possono essere sempre dietro l’angolo e, talvolta, possono essere di portata tale da insidiare la continuità operativa di un’impresa. Qualche esempio?
Gli esempi, purtroppo, non mancano: catastrofi naturali, incidenti, guasti improvvisi, senza dimenticare attività intenzionali come gli attacchi hacker! Le circostanze capaci di mandare in crisi la quotidiana attività aziendale sono svariate.
Sulla spinta delle minacce informatiche e dell’Industry 4.0, sempre più aziende si stanno avvicinando al tema della Business Continuity per garantire un business always-on.
Business Continuity e Disaster Recovery non sono temi che interessano solo le grandi multinazionali ma coinvolgono anche il settore delle PMI e delle comuni realtà.
PER QUALE RAGIONE?
Il continuo diffondersi delle minacce informatiche portano le organizzazioni alla consapevolezza dei rischi che corrono a causa di ransomware e attacchi DDOS.
In secondo luogo, l’avvento dell’ Industria 4.0 e con l’introduzione di sistemi connessi , come IoT, anche nelle piccole e/o medie imprese, mette in risalto il problema della dipendenza dei macchinari dai dati. Se questi vengono esposti a pericoli c’è l’evenienza di incorrere in fermi macchina con danni da non sottovalutare per la produzione. Da queste osservazioni nasce la necessità di un business always-on anche per situazioni non strutturate.
Quali sono gli elementi fondamentali della Business Continuity?
- Protezione dei dati: l’abilità di preservare la privacy delle informazioni.
- Alta Disponibilità: gli strumenti e le tecnologie che permettono ad un sistema di recuperare velocemente i dati e le applicazioni dopo un guasto o incidente.
- Ripristino di Emergenza:serie di risorse, piani, servizi e procedure per ripristinare e riprendere le applicazioni cruciali in un sito remoto in presenza di una situazione di emergenza.
Nello scenario degli strumenti di Emergenza Timenet posiziona le sue connessioni di backup disponibili già da molti anni e che, nella loro forma più evoluto, prendono appunto il nome di “AlwaysOn“.
Sistemi intelligenti in grado di gestire più connettività e di interscambiarle in caso quella principale venga meno a causa di un disservizio.
Si dice che prevenire sia meglio che curare… voi siete corsi ai ripari?
Effettivamente, sono veramente molti gli eventi che rischiano di compromettere la continuità aziendale e sopratutto quest’anno abbiamo visto bene da vicino come non siano impossibili gli eventi eccezionali, come l’emergenza sanitaria causata dal COVID-19 e che ha fermato le attività produttive per mesi, con conseguenze su fatturati e produzione.
In questo contesto è importante pensare ad un piano di Business Continuity, ma di questo ne parleremo più avanti….